Il 2018 porta pessime notizie per i collaboratori che nel corso del 2018 si ritroveranno a dover fare i conti con buste paga pi๠leggere: come ricorda l’Inps scatta l’aumento dell’aliquota contributiva al 33%, che si va ad allineare a quella già in vigore per i lavoratori dipendenti. All’aliquota contributiva al 33% si devono perಠaggiungere le aliquote aggiuntive dello 0,51% e dello 0,72%, con un totale del 34,23% sui compensi percepiti.
L’aliquota dello 0,51% introdotta nel 2017 per i collaboratori si aggiunge a quella dello 0,50% già stabilita per la tutela della maternità e della malattia e allo 0,22% introdotte nel 2017.
Diverse le aliquote per i liberi professionisti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie che arriva al 25,72% mentre per i titolari di pensione o iscritti ad altre forme pensionistiche obbligatorie l’aliquota èfissata al 24%: in ogni caso il contributivo viene previsto per un terzo a carico del lavoratore e due terzi carico del datore di lavoro.
Confermato il minimale di reddito (la soglia al di sotto della quale èdovuto un contributo minimo fisso per conteggiare l’anno pensionistico) pensionistico che per il 2018 resta pari a 15.710,00 euro.
Alla luce di cià², gli iscritti per i quali viene applicata l’aliquota del 24% dovranno versare un contributo annuo di euro 3.770,40, i contribuenti ai quali viene applicata l’aliquota maggiore (del 25,72%) dovranno versare un contributo pari a 4.040,61 euro e per i collaboratori e figure assimilate per cui non èdovuto il contributo Dis-Coll si arriva a 5.377,533 euro mentre per i collaboratori e figure assimilate per i quali si applica l’aliquota al 34,23%.
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