Le cartelle esattoriali possono essere impugnate per difetto di motivazione anche se si parla di imposte non dichiarate. Ecco come bisogna comportarsi, la guida per i contribuenti e per le imprese che hanno a che fare con Equitalia.Â
La cartella esattoriale serve all’Agenzia delle Entrate per recuperare  le imposte non dichiarate e quindi non versate dal contribuente o dall’azienda ma la cartella esattoriale deve essere accompagnata anche da una specifica motivazione durante tutta la fase del contenzioso. Se la motivazione non c’à¨, la pretesa vantata dall’Erario puಠessere annullata.
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con l’ordinanza 374/2015 dicendo che la cartella esattoriale non necessita di una specifica motivazione soltanto quando èfinalizzata al recupero delle imposte dichiarate e non versate. Ne avevano a tal proposito già parlato le sentenze della Cassazione numero: 27098/13, 27140/11 e 9224/11.
Quando l’Agenzia delle Entrate invece deve recuperare con la cartella esattoriale le imposte non dichiarate e non versate, deve indicare una motivazione specifica in tutta la fase del contenzioso. La cartella impugnata dal contribuente che ha portato alla sentenza indicata, si presumeva avesse una motivazione carente perchè indicava le voci di recupero del credito con i relativi importi, interessi e sanzioni in modo troppo succinto, tanto che al contribuente era impossibile capire come l’Erario fosse pervenuto alla determinazione di quegli importi.
L’obbligo di motivazione èstato stabilito per fare in modo che gli Uffici fiscali mettano in contribuente nelle condizioni di conoscere in modo chiaro e specifico la motivazione del recupero.