Per i primi, infatti, era prevista un’aliquota Iva del 20% mentre per i secondi del 10%, una disparità di trattamento che ha portato ad una class action con la notifica della diffida all’Agenzia delle Entrate, che ha preferito accogliere la richiesta ed evitare cosଠdi dover ricorrere al Tar.
Anche per i condomini che abitano in stabili dotati di impianti centralizzati, dunque, l’Iva applicata sarà pari al 10%, consentendo cosଠai contribuenti di risparmiare una somma di denaro che va da 80 a 140 euro all’anno. Il risparmio, tuttavia, non riguarda solo gli anni a venire ma anche quelli passati, in relazione ai quali èpossibile chiedere il rimborso. Si stima che una famiglia media potrà ottenere un rimborso di 30 euro per ogni anno.
Per ottenere il rimborso sarà necessario contattare la sede provinciale del Sunia e concordare un appuntamento per avviare le pratiche di rimborso: requisito fondamentale per ottenerlo èla presentazione delle bollette relative agli anni per cui si desidera essere rimborsati.
In base ad una stima approssimativa sono oltre un milione e mezzo le famiglie penalizzate da questa norma e che quindi potranno chiedere il rimborso.