Ogni anno il fisco revisiona gli Studi di Settore perchè necessario che le informazioni acquisite sui contribuenti siano il pi๠possibile chiare, complete e in grado di fornire un quadro esaustivo della ricchezza delle persone. L’effetto nell’immediato e sul medio termine èinteressante.Â
Ogni anno il Fisco definisce delle categorie di contribuenti che oltre alla dichiarazione dei redditi devono compilare anche gli studi di settore. In genere si cerca di capire se c’ècorrispondenza nei volumi d’affari dichiarati ed elaborati. Chi compila la dichiarazione dei redditi tramite l’Agenzia delle Entrate ha un riscontro immediato sulla congruità e sulla conformità degli studi di settore.
Questi strumenti sono uno specchio della realtà economica del Paese e sono disciplinati in base alla legge 146/1998 che ha istituito anche la rivisitazione periodica con una frequenza che non supera i tre anni dall’entrata in vigore degli Studi di Settore o dall’ultima revisione effettuata.
Il provvedimento del 23 febbraio 2015 dell’Agenzia delle Entrate ha approvato il “Programma delle revisioni degli Studi di Settore relativo all’annualità 2015“. Per quest’anno sono previsti 70 Studi di settore in evoluzione tra i quali ci sono 3 casi in cui l’evoluzione sarà pi๠rapida e anticipata degli altri per via dell’elevato grado di innovazione tecnologica espressa dai mercati.
I 70 studi di settore saranno per questo cosଠsuddivisi: 26 sono relativi al settore dei servizi, 12 a quello delle manifatture, 12 a quello delle attività professionali e 20 al settore del commercio. Una volta che la commissione di esperti ha elaborato le nuove versioni degli studi di settore i contribuenti possono avere a disposizione nuovi parametri per valutare i loro redditi.