Gli uffici in questione, ovviamente, sono quelli da cui èprovenuto l’invito al contraddittorio, hanno redatto il PVC o comunque sono coinvolti nel processo di definizione della situazione tributaria del contribuente.
La seconda parte, invece, comporta la precisazione dell’invito o del PVC al cui contenuto si chiede di aderire.
Occorrerà indicare, nell’ordine: cognome e nome oppure denominazione sociale del destinatario del verbale o dell’invito; codice fiscale ed eventuale partita IVA dello stesso; organo dell’Amministrazione Finanziaria che ha redatto il verbale o l’invito, nonchè la data di consegna o notifica dello stesso al destinatario; i periodi di imposta interessati. Nella sola ipotesi di invito al contraddittorio, occorre segnalare anche il numero dello stesso.
L’ultima sezione, infine, comporta l’obbligo di specificare i dati di chi presenta la dichiarazione; se si tratta dello stesso destinatario già specificato, occorrerà ripetere le informazioni richieste, indicando, in particolare: nome, cognome e codice fiscale, luogo e data di nascita, residenza anagrafica.
Servirà poi determinare la tipologia e il numero del documento d’identità allegato, l’ente che l’ha rilasciato e la data di emissione.
Occorre poi chiarire lo status del dichiarante: se èuna persona fisica, si scriverà “destinatarioâ€, mentre in caso di ente si indicherà “rappresentante legale†o una dizione analoga.
Solo nell’ipotesi dell’ente, inoltre, occorrerà compilare i campi successivi (denominazione e codice fiscale).
Nella parte conclusiva, occorre ripetere la tipologia di adesione che si intende eseguire scegliendo fra le diverse opzioni proposte e si deciderà se pagare quanto dovuto in unica soluzione oppure a rate (precisando eventualmente anche il loro numero).
Da ultimo, data e firma.