Matteo Renzi usa sempre canali anticonvenzionali per la promozione dell’attività del Governo. Questa volta nessun salotto televisivo ma l’arena social di Facebook con un lungo post dedicato alla difesa e alla spiegazione della legge di Stabilità . Ecco cos’ha da dire rispetto al canone, al contante e ai giorni.Â
Anche e l’argomento pi๠interessante èdi certo l’abbassamento delle tasse con l’abolizione della tassa sulla casa, anche gli altri temi portati in piazza da Renzi sono importanti. Facciamo il punto con gli stralci della sua lunga dichiarazione.
Sul contante. Il limite del contante con il Governo Prodi era a cinquemila euro. Il Governo Monti lo ha portato a mille euro. Noi ci attestiamo su una via di mezzo: tremila euro. àˆ una misura semplice, èuna misura liberale, èuna misura per aiutare i consumi e sbloccare molte famiglie italiane. Il limite del contante non aiuta l’evasione, nè la combatte. Per combattere l’evasione si deve incrociare il dato dei contribuenti (curioso il silenzio che ieri ha accompagnato la notizia che Agenzia delle Entrate e Sogei hanno segnalato a 220.000 persone piccole irregolarità facilmente sanabili, in uno spirito di collaborazione, e lo hanno fatto grazie alla nostra dichiarazione dei redditi precompilata: questo èil modo con il quale si combatte l’evasione, altro che limite del contante!). Davvero qualcuno puಠpensare che la misura sul contante, una misura semplice e giusta, rovini la legge di stabilità e la renda incostituzionale? E dai! Un po’ di serietà non guasta. A chi ci accusa di favorire evasione ricordo che noi siamo il Governo degli accordi con la Svizzera e il Vaticano. Che noi siamo il Governo che ha introdotto l’autoriciclaggio. Che noi siamo il Governo che in queste ore sta incassando dalla lotta all’evasione pi๠soldi del previsto (date un occhio al gettito delle tasse, anche rispetto alla crescita).
Sul canone: se tutti pagano, paghiamo meno. Se tutti fanno come Salvini (che afferma orgoglioso di non pagare, visto che notoriamente lui con la tv ha pochi rapporti), va a finire che gli onesti pagano di pià¹. Pagare tutti, pagare meno: èun grande principio di onestà e di etica. Io ci credo e non mi rassegno all’Italia di chi si crede pi๠furbo e non rispetta la regole. L’anno scorso ho pagato 113 euro con un bollettino postale, quest’anno pagherಠ100 euro con accredito bancario e il prossimo anno scenderಠa 95 euro. Pagare tutti, pagare meno.
Quanto ai giochi, almeno si aspetti di leggere la norma! Vediamo se qualche deputato grillino, tra una scia chimica e l’altra, si accorgerà di aver detto menzogne. Magari chiederanno persino scusa, lo scopriremo solo vivendo.