Basti ricordare, fra le tante ipotesi, la possibilità di rateizzare fino a cinque quote la tassazione delle plusvalenze di beni strumentali posseduti da almeno tre anni o la ripartizione in cinque esercizi dell’eccedenza delle spese di manutenzione rispetto al 5% del plafond ammesso durante l’esercizio di competenza.
Tutte queste norme, perà², non hanno alcuna applicabilità durante la permanenza nel regime dei “minimiâ€. La soluzione individuata dal legislatore èquella di fare piazza pulita di ognuna di queste poste in un colpo solo nell’esercizio immediatamente precedente a quello di adesione al “forfettoneâ€.
Tutte le componenti positive e negative di reddito rinviate dal passato per qualunque motivo, infatti, vengono sommate algebricamente. Se il risultato ènegativo, esso puಠessere portato in deduzione dalla base imponibile; se invece èpositivo, sono imponibili ma solo oltre una franchigia di cinquemila euro.
Se perciಠil risultato fosse pari a -2.000, esso potrebbe essere totalmente dedotto dalla base imponibile IRPEF; se fosse pari a +3.000, le componenti fiscali provenienti dal passato sarebbero azzerate e non se ne parlerebbe pià¹; infine, se fosse pari a +6.500, la base imponibile si incrementerebbe, ma solo per € 1.500.
In ogni caso, questi conteggi si eseguono al 31 dicembre dell’ultimo anno “ordinarioâ€; dal giorno dopo, infatti, inizia il regime dei contribuenti minimi e di tutte queste questioni non rimane pi๠traccia.