Se i partner delle unioni civili vengono assimilati al coniuge ai fini fiscali anche relativamente alle detrazioni per familiari a carico nell’ambito della dichiarazione dei redditi, le cose non stanno esattamente cosଠper le convivenze di fatto perchè in questi casi il partner non puಠessere considerato come un familiare a carico.
La convivenza di fatto (“tra due persone maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comuneâ€) viene regolamentata dagli articoli 36 e seguenti della legge e disciplina tutta una serie di diritti, dalla malattia al ricovero all’ordinamento penitenziario, senza prevedere perಠl’equiparazione al coniuge sul fronte fiscale se esistono delle agevolazioni specifiche si cui èpossibile usufruire.Â
Si tratta in particolare di ristrutturazioni edilizie e al bonus energia: anche in questo caso il convivente di fatto puಠutilizzare la detrazione, ma solo se risulta co-intestatario dell’immobile o titolare di un altro diritto come ad esempio il comodato.
In queste condizioni il convivente ha diritto alla detrazione per la parte di spesa sostenuta, in particolare del 50% per ristrutturazioni edilizie, del 65% per riqualificazione energetica, del 10% del bonus mobili per gli immobili oggetto di ristrutturazione agevolata.
Anche il bonus mobili giovani coppie, previsto per l’anno di imposta 2016  puಠessere applicato alle convivenze more uxorio, purchè facciano parte della stessa famiglia anagrafica da almeno tre anni: in questo caso viene prevista una detrazione del 10%, su una spesa massima di 16mila euro, prevista dalla Legge di Stabilità 2016 (comma 75 legge 208/2016), per le giovani coppie in cui uno dei due dovrà avere al massimo 35 anni che acquistano l’immobile come prima casa.
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