La sanatoria senza sanzioni, concessa dal fisco in forza della circolare 54/E del 28 ottobre 2010, riguarda ogni tipologia di errore commesso nella compilazione del modello, a partire da irregolarità nella compilazione dei dati fino ad arrivare ad errori nell’indicazione degli importi o nell’omissione di acquisti o vendite.
Per regolare la propria posizione, in particolare, i soggetti interessati devono compilare e inviare un nuovo elenco, che andrà a sostituire quello irregolare. In questo caso occorrerà barrare nel frontespizio la casella “comunicazione integrativa”.
La sanatoria èconcessa esclusivamente per le comunicazioni aventi ad oggetto le operazioni intercorse con aziende residenti in paesi black list nel periodo compreso tra luglio e novembre 2010 e nel corso del terzo trimestre 2010.
La decisione di concedere un “periodo di prova” per dare il tempo ai soggetti di adeguarsi alla nuova normativa èstato concesso soprattutto alla luce di alcuni aspetti poco chiari inerenti alla compilazione dell’elenco, tra cui l’obbligo di indicare il codice fiscale dell’azienda. Alcune aziende di paesi inseriti nella lista nera, infatti, non hanno un codice fiscale, problema che èstato risolto richiedendo in questi casi il numero rilasciato dalla camera di commercio o, in assenza di elementi identificativi, la possibilità di lasciare lo spazio in bianco, anche se si tratta di un’ipotesi poco probabile ed èopportuno che ciಠrisulti da una dichiarazione scritta della controparte.