Il franchising in tempo di crisi non èandato a buon fine. Ecco allora che la Regione Lombardia prova a tappare i buchi con questa iniziativa, un finanziamento di 10.000 euro di cui parla ampiamente la Confesercenti.Â
Il 29 gennaio èun data da segnare sul calendario perchè per i negozi lombardi si èaperto un nuovo spiraglio:
“Si apre oggi l’ultima tappa di un progetto innovativo che ha coinvolto in cinque mesi di lavoro venticinque comuni lombardi, oltre cento imprese del franchising e che porterà all’erogazione di contributo a fondo perduto di 10mila euro a chi vorrà aprire un nuova attività negli oltre 820 negozi sfitti individuati dagli enti localiâ€. CosଠMauro Parolini, assessore regionale allo Sviluppo Economico, annunciando la pubblicazione odierna del bando relativo all’iniziativa “Fare impresa in franchising in Lombardiaâ€, il progetto pilota di Regione Lombardia realizzato con il supporto tecnico del Salone Italiano del Franchising di Milano, in collaborazione con Unioncamere e le realtà maggiorante rappresentative del franchising e del commercio(Assofranchising, Federfranchising, Confimprese, Confcommercio e Confesercenti), per sostenere l’occupazione e la rigenerazione dell’offerta commerciale nei centri urbani attraverso lo sviluppo di attività di franchising.
Questo èquanto scrive Confesercenti spiegando anche gli obiettivi del progetto con le parole dei suoi protagonisti:
“Abbiamo pertanto deciso di sfruttare le prerogative di questo settore, che permette di valorizzare l’imprenditoria locale, limitando i rischi di start-up. Il franchising èinoltre una forma di attività economica che si presta alla eventuale riconversione di negozi al dettaglio tradizionali e – ha concluso Parolini – garantisce all’imprenditore una maggiore capacità competitiva, oltre a formazione e assistenzaâ€.
“’Fare impresa in franchising in Lombardia’ entra nel vivo con l’apertura del bando per i Franchisee grazie alla tempestività con cui la Regione ha saputo dare concretezza ad un progetto di sistema che si avvale della sinergia e della proficua collaborazione tra gli operatori del settore, le associazioni di imprese maggiormente rappresentative in Italia e le Istituzioniâ€.