Quanti speravano in una subitanea riforma del fisco sono stati delusi perchè la delega fiscale slitta alla fine del 2015. Sembra che su questo slittamento abbia pesato il decreto sulla certezza della pena collegato a Berlusconi.
La delega fiscale per la messa in opera della riforma del settore èstata rimandata. Se ne riparla a fine dicembre 2015 per via di un emendamento al decreto legge 192/2014, il famoso Milleproroghe che adesso èsaminato dalla Camera ma e anche allo studio delle Commissioni Bilancio e affari costituzionali.
Naturalmente non èin ballo soltanto la delega fiscale ma pi๠di 30 decreti attuativo tra cui figura il decreto sulla certezza del diritto che, visto il contenuto che propone, èstato ribattezzato “Salva-Berlusconiâ€.
Matteo Renzi ha spiegato di voler essere chiaro spiegano che la riforma del fisco non ha niente a che vedere con le leggi ad personam. Le leggi, con Renzi, si spiega che devono essere fatte nell’interesse di tutti gli italiani.
Eppure per la delega fiscale e per la maggior parte dei decreti legislativi, era in programma che dovessero essere approvati e attuati entro il primo trimestre del 2015, un modo anche simbolico di dimostrare che il nostro paese aveva e ha ancora voglia di cambiare verso.
Invece di questi decreti attuativi soltanto quello sulle semplificazioni fiscali, il 175/2014, èriuscito a completare il suo iter, altri sono stati approvati definitivamente ma alcuni non sono nemmeno arrivati in Gazzetta Ufficiale. Si parla ad esempio della mancata pubblicazione del decreto sulla riforma delle accise e del decreto sulle commissioni censurarie.
A ritardare questi e altri provvedimenti come quello sulla giustizia tributaria, quello sull’IRI o quello che doveva mettere in ordine le rendite catastali, pare sia stato il decreto sulla certezza del diritto.