Gli incassi erariali, degli ormai trascorsi dieci mesi del 2015, calcolati con il criterio della competenza giuridica, fanno registrare segnali positivi rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Cosa èsuccesso per quel che riguarda le imposte dirette? Di quelle indirette abbiamo già parlato.
da FiscoOggi
Le imposte dirette sono sempre all’insegna della crescita, registrando un gettito complessivo di 179,5 miliardi di euro, in aumento del 5,6% (+9,5 mld), rispetto allo stesso periodo del 2014.
L’Irpef sale del 6,9% (+8,9 mld), per effetto principalmente dell’andamento positivo delle ritenute di lavoro dipendente (+9,9 mld). Andamento che risente sia degli effetti delle disposizioni del Dlgs 175/2014, relative al modello di versamento delle imposte – che prevedono, da quest’anno, l’indicazione degli importi al lordo delle compensazioni effettuate – sia del meccanismo di regolazione contabile del bonus degli 80 euro fino a oggi corrisposto, che per il settore pubblico avviene l’anno successivo a quello di attribuzione (1,8 miliardi di euro).
Il confronto omogeneo, depurato da questi effetti, rispetto allo stesso periodo del 2014, mostra una crescita dell’Irpef del 2,2% (+2,4 mld).
Stessa tendenza, ma a scartamento ridotto, anche per l’Ires, che aumenta in totale di 195 milioni di euro, pari a +1,1%, grazie, anche, ai maggiori versamenti in autoliquidazione, che confermano un quadro congiunturale in miglioramento, rispetto all’anno scorso.
Il risultato èancora pi๠significativo se si tiene conto che, nel 2014, furono effettuati maggiori versamenti a saldo, a titolo di addizionale Ires, pari a +8,5 punti percentuali, dai soggetti che esercitano attività assicurativa, enti creditizi e finanziari (Dl 133/2013).
Tra le altre imposte dirette, il gettito della sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze aumenta del 61% (+815 milioni di euro) e quello dell’imposta sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione, del 93% (+533 milioni).
Il gettito di entrambe èdovuto, principalmente, dagli incrementi delle aliquote di tassazione, la prima passata dal 20 al 26% e, la seconda, dall’11,5 al 20%, misure adottate per finanziare la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro.
L’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi, nonchè ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale, hanno fatto registrare un aumento di oltre un miliardo di euro (+11,8%), dovuto alla variazione di aliquota (dal 12,5 al 20%), prevista dal Dlgs 44/2014 sulla tassazione dei proventi derivanti dalla partecipazione a Oicvm (Organismo di investimento collettivo in valori mobiliari) di diritto estero.
Infine, da segnalare una crescita dell’imposta sulle riserve matematiche del ramo vita assicurazioni di 210 milioni (+9,9%) per effetto dell’incremento nella raccolta premi nel 2014.