Entro l’anno sarà effettuata una riforma degli studi di settore. A dirlo èil Vice Ministro dell’Economia Luigi Casero in Confartigianato. Una notizia importante che potrebbe portare alla luce nuove realtà economiche del nostro Paese.Â
Un pacchetto di semplificazioni fiscali a fine aprile e la riforma complessiva degli studi di settore entro l’anno. Questo èl’annuncio fatto dal Viceministro dell’Economia Luigi Casero che il 31 marzo, a Roma, nella sede di Confartigianato, ha incontrato i Segretari generali del Sistema Confederale. Una notizia che mette di buon umore tantissimi professionisti spesso troppo impegnati a risultare congrui e congruenti per il fisco.
Spesso infatti capita che per rispettare i parametri definiti dal Fisco si debba quasi soddisfare le loro richieste di guadagno e ricchezza, cosa che con la crisi non èaffatto automatica. Una cosa che non èautomatica nemmeno quando si parla dei professionisti che non sono sottoposti a scatti di carriera e incrementi automatici degli stipendi.
Casero ha annunciato le prossime mosse del Governo sul fronte del fisco rispondendo alle richieste e alle proposte indicate dal Segretario Generale di Confartigianato Cesare Fumagalli.
“Nonostante i passi in avanti contenuti nella legge di stabilità – ha detto Fumagalli – mancano ancora all’appello misure importanti, come quelle previste nella delega fiscale e per ora rimaste lettera morta, per ridurre la pressione fiscale e le complicazioni a carico di artigiani e piccole impreseâ€.
Per Confartigianato bisogna partire con il ripensare gli studi di settore.
La richiesta della Confederazione èquella di trasformarli da armi di accertamento automatico usate dal Fisco per rilevare una presunta disonestà fiscale, in strumenti che rafforzino la compliance con l’Amministrazione finanziaria e premino la fedeltà fiscale e l’efficienza produttiva delle imprese. Un ritorno alle origini degli studi di settore, quello sollecitato da Confartigianato, che ha incrociato la disponibilità del Viceministro Casero.