Appuntamento con il fisco a partire da lunedଠ2 luglio: la scadenza degli oneri fiscali era stata fissata per il 30 giugno, ma visto che la giornata cade di sabato, i versamenti vengono posticipati a lunedà¬. Poco cambia per gli imprenditori che hanno comunque due giorni in pi๠a disposizione per poter recuperare la liquidità necessaria e versare quanto dovuto al fisco.
E l’ufficio studi della Cgia di Mestre sottolinea che il gettito complessivo atteso nelle casse pubbliche èpari a 19,2 miliardi di euro: una cifra che comprende il versamento del saldo 2017 e il primo acconto di quest’anno senza dimenticare che le imprese sono chiamate al versamento dell’Ires, gli imprenditori al saldo dell’anno scorso e l’acconto di quest’anno dell’Irap e l’iscrizione per l’anno 2018 alle Camere di Commercio, i lavoratori autonomi e gli altri al versamento dell’Irpef e delle addizionali regionali e comunali Irpef.
Quest’anno la normativa fiscale offre la possibilità di poter pagare le imposte entro il 20 di agosto, con una maggiorazione dello 0,40%, ma di fatto la Cgia segnala il peso fiscale che ostacola l’attività quotidiana delle imprese.
La Cgia sottolinea che il costo della burocrazia fiscale per gli imprenditori ammonta a circa 3 miliardi di euro all’anno e che l’Italia ècostretta a uno sforzo fiscale che in Europa non ha uguali.
Inoltre la Pubblica amministrazione resta la peggiore pagatrice d’Europa.
Speriamo che in tempi ragionevolmente brevi il nuovo Governo provveda a tagliare drasticamente le imposte e decida di distribuire su tutto l’arco dell’anno le scadenze fiscali che, invece, continuano irragionevolmente ad essere concentrate in particolar modo a giugno e a novembre.
IMPRESE ITALIANE, VERSATI AL FISCO 101 MILIARDI DI EURO
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