L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato dei chiarimenti rivolti a imprenditori e professionisti che sono ancora intenzionati ad accedere al regime a forfait che èstato introdotto nel 2015 dalla Legge di Stabilità . Questo regime prevederebbe un’imposta sostitutiva del 15%.Â
L’aliquota agevolata per i professionisti che scelgono il forfait scende al 5% per i primi 5 anni di attività ma èimportante che i richiedenti abbiano intrapreso una nuova attività economica e siano in possesso dei requisiti previsti dalla legge. Oltre al vantaggio fiscale c’èanche quello burocratico visto che i professionisti non saranno tenuti alla presentazione degli studi di settore e avranno delle rilevanti semplificazioni ai fini Iva. Come spiega Confesercenti, infatti,chi accede al regime, infatti, non addebita l’Iva in rivalsa nè esercita il diritto alla detrazione dell’imposta assolta, dovuta o addebitata sugli acquisti nazionali,comunitari e sulle importazioni.
Nel documento di prassi sono inoltre presenti utili approfondimenti sui requisiti di accesso e sulle caratteristiche del regime in vigore dal 10 gennaio 2015. Sicuramente quel che si sa èche l’imposta unica del forfait sostituisce Irpef, addizionali regionali e comunali e Irap. Si parla di un’unica aliquota fissa del 15% e si applica sul reddito imponibile determinato forfetariamente sulla base dei ricavi o dei compensi. Le nuove attività beneficiano dell’imposta sostitutiva al 5% per i primi cinque anni.
Un’altra cosa nota èche non ci sono limiti di età per l’accesso al regime forfaitario cosଠcome non ci sono limiti temporali – per ora – per questo regime. Interessante e da mettere tra le cose positive il fatto che il regime preveda l’esonero dalle comunicazioni dello spesometro e dei dati black list.