Alle famiglie e alle imprese non importa se una legge preveda la spesa di un tot milioni di euro per gli investimenti, l’importante èsapere quante tasse bisognerà pagare in pià¹, soprattutto adesso che Renzi ha promesso di calmierare le imposte.
I giuristi e i fiscalisti in questi giorni stanno facendo le pulci alla Legge di Stabilità per capire se ci sono gli estremi per un aumento delle imposte a carico dei cittadini e delle imprese. Gli emendamenti relativi alle tasse, presentati alla Legge di Stabilità , sono relativi a cartelle esattoriali a rate, nuove web e local tax, proroga della SISTRI ed Ecobonus e detrazioni sui beni d’impresa.
Questi temi sono al centro di 500 emendamenti che non sono stati presentati insieme agli altri 3700 che adesso saranno l’ossessione della Commissione e del Governo che dovrebbe prenderli in esame a partire dal 17 novembre. I tempi sono molto stretti visto che la discussione in aula a Montecitorio èfissata a partire dal 27 novembre. Le proposte principali riguardano:
1. debiti fiscali
2. local tax
3. IMU
4. bonus mamme
5. bonus busta paga
6. TFR
7. altre richieste.
Con l’emendamento sui debiti fiscali si chiede la rateizzazione delle pendenze tributarie per 10 anni con un tasso agevolato al 3,69% e una procedura semplificata per l’accesso. Il contribuente che voglia accedere a questa “agevolazione†deve dimostrare di essere in difficoltà economica. La sua richiesta non puಠessere inoltrata oltre il 30 giugno 2015. La rateizzazione riguarderebbe le cartelle di Equitalia, quelle dell’Agenzia delle Entrate, le ingiunzioni dei comuni e tutti gli altri avvisi di accertamento e pagamento.
La local tax che a va a sostituire il sistema IMU-TASI entro il 2015 èrichiesto dall’ANCI e in questo momento èallo studio del Governo che vuole semplificare la riscossione delle tasse.
Per quanto riguarda le tasse sugli immobili la proposta èdi aumentare la deducibilità IMU dai beni d’impresa. La misura costa 20 milioni di euro per ogni punto in pi๠rispetto all’attuale aliquota fissata al 20%.
Per il bonus mamme ci sono numerose proposte ma in genere tutte vogliono offrire un aiuto di tipo economico alla mamma che, tornando a lavoro, ha bisogno di un asilo nido a pagamento oppure di una baby sitter.
Sel invece ha proposto un aumento del bonus da 80 euro mentre il M5S ne ha proposto il dimezzamento facendo in modo che i soldi risparmiati siano investiti nelle pensioni minime.
Le altre richieste riguardano la Web tax che èl’obbligo di acquistare pubblicità online dalle partite IVA italiane e la SISTRI prorogata al 31 dicembre 2015 che ha spostato le regole sul sistema di tracciabilità dei rifiuti. Rientrano tra queste proposte anche l’IVA al 4% per gli ebook, l’abolizione del bollo auto e l’aumento al 15% dei fondi pensione.
Sul TFR si chiedeva di evitare la tassazione ordinaria sull’anticipo in busta paga in modo da non far crescere l’imponibile di coloro che hanno accolto la proposta d’incentivare i consumi.