Chi ha perso il sostituto d’imposta perchè licenziato o dimissionario in attesa di un nuovo impiego, nella dichiarazione dei redditi puಠindicare l’Agenzia delle Entrate come sostituto d’imposta e quindi ottenere eventuali rimborsi a patto di comunicare al fisco le coordinate del proprio conto. In alternativa l’Erario usa i vaglia.
Chi sta compilando il 730 e non ha un lavoro, non ha nemmeno il sostituto d’imposta per cui le somme che eventualmente deve recuperare, le dovrà ottenere indietro dall’Agenzia delle Entrate. Esiste per questo un’applicazione da usare per comunicare al fisco le coordinate del proprio conto, l’IBAN da usare per il versamento senza ritardi delle somme dovute al contribuente. In alternativa il fisco userà altri strumenti come i vaglia cambiari non trasferibili della Banca d’Italia.
A cosa prestare attenzione?
Alle modalità di rimborso, per le quali si fa fede a quanto scritto sul sito dell’Erario:
I contribuenti che vogliono ottenere l’accredito dei rimborsi sul conto corrente bancario o postale, accelerando i tempi di erogazione, e che non hanno ancora comunicato il codice Iban, possono farne richiesta utilizzando il modello, riservato alle persone fisiche, presente nella scheda informativa Accredito rimborsi su conto corrente nel quale vanno indicati, oltre l’Iban, i dati relativi a un conto corrente intestato o cointestato al beneficiario del rimborso.
Il modello per comunicare l’Iban deve essere presentato dal contribuente direttamente:
- in via telematica, se èin possesso di pincode, tramite la specifica applicazione
- presso un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate, che provvederà ad acquisire le coordinate del conto corrente del richiedente.
Queste modalità sono le uniche previste per comunicare il codice Iban all’Agenzia delle Entrate. Se non sono state fornite le coordinate del conto corrente, il rimborso èrogato con metodi diversi a seconda della somma da riscuotere: per importi inferiori a 1.000 euro, comprensivi di interessi, il contribuente riceve un invito a presentarsi in un qualsiasi ufficio postale dove potrà riscuotere il rimborso in contanti, mentre per importi pari o superiori a 1.000 euro il rimborso viene eseguito con l’emissione di un vaglia della Banca d’Italia.