Per offrire un quadro di estrema sintesi, tutti gli illeciti tributari comportano responsabilità amministrative, ma soltanto per i comportamenti pi๠gravi (tassativamente indicati dalla legge) si puಠessere chiamati a rispondere penalmente.
In generale, le violazioni fiscali nascono dai controlli eseguiti dagli organi dell’Amministrazione Finanziaria (Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza in primis). Laddove, in sede di controllo, venissero individuati risvolti penali, i verificatori manderanno una segnalazione alla Procura, che avvierà proprie indagini.
àˆ importante notare come, da quel momento in poi, controlli amministrativi e indagini penali proseguiranno parallelamente gli uni dalle altre: si parla, in tal senso, del “principio del doppio binarioâ€.
L’aspetto pi๠interessante, comunque, èquello efficacemente messo in luce recentemente da Francesco Falcone e Antonio Iorio, del “Sole 24 Oreâ€.
Il D.L. 223/2006, fra le altre cose, aveva stabilito un raddoppio dei termini per l’accertamento fiscale in presenza di reati o sospetti di reati: questo per consentire all’Amministrazione Finanziaria di fruire di pi๠tempo nei casi pi๠gravi. Sennonchè, negli anni successivi la regola èstata applicata in maniera distorta.
In parecchie occasioni, infatti, ècapitato che i verificatori dell’Agenzia delle Entrate abbiano eseguito segnalazioni alla Procura anche in assenza di evidenti indizi di reato, solamente per guadagnare tempo per le proprie indagini fruendo del raddoppio di legge. Inutile dire che tale atteggiamento si presenta pi๠frequente quando i termini ordinari sono ormai agli sgoccioli e i controlli rimangono ancora in alto mare.