Con provvedimento del 29 gennaio scorso, èstato approvato il modello Unico 2016 Società di capitali, che le società ed enti commerciali residenti nel territorio dello Stato e i soggetti non residenti equiparati devono presentare nell’anno 2016 ai fini delle imposte sui redditi e dell’imposta sul valore aggiunto.
Lo ha reso noto l’Agenzia delle Entrate attraverso il suo quotidiano online FiscoOggi che ha dedicato uno spazio importante al frontespizio. Lo riportiamo di seguito insieme all’introduzione del tema.
Introduzione
Sono diverse le novità normative accolte nelle nuove istruzioni e nel modello Unico SC 2016. Si va, in particolare, dalle due Stabilità per il 2015 (legge 190/2014) e per il 2016 (legge 208/2015) ai decreti legislativi sulla revisione degli interpelli (Dlgs 156/2015) e sulla crescita e internazionalizzazione delle imprese (Dlgs 147/2015).
Frontespizio
Il legislatore – con la legge di Stabilità per il 2015 (articolo 1, commi da 634 a 636) – ha voluto “introdurre nuove e pi๠avanzate forme di comunicazione tra il contribuente e l’amministrazione” per “semplificare gli adempimenti, stimolare l’assolvimento degli obblighi tributari e favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili”.
A tal fine, nel frontespizio del modello, nella sezione “Tipo di dichiarazione“, la casella “Dichiarazione integrativa” prevede l’utilizzo del codice “2” nell’ipotesi in cui il contribuente intenda rettificare la dichiarazione già presentata in base alle comunicazioni inviate dall’Agenzia delle Entrate. L’obiettivo, quindi, èfornire una possibilità di correggere spontaneamente eventuali errori od omissioni, anche dopo la presentazione della dichiarazione.
Altra conseguente modifica si rinviene nella sezione “Firma della dichiarazione“, dove la casella “Invio altre comunicazioni telematiche all’intermediario” èutilizzata dal contribuente per richiedere che le comunicazioni riguardanti possibili anomalie presenti nella dichiarazione e la comunicazione delle anomalie riscontrate automaticamente nei dati dichiarati ai fini dell’applicazione degli studi di settore vengano inviate all’intermediario incaricato della trasmissione telematica della dichiarazione. L’intermediario, a sua volta, accetta di ricevere le predette comunicazioni telematiche barrando la casella “Ricezione altre comunicazioni telematiche”, inserita nel riquadro “Impegno alla presentazione telematica”.