Nel terzo trimestre 2015 le controversie tributarie pendenti si sono ridotte del 7,28% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a conferma di un trend iniziato dal mese di giugno 2012. Una notizia positiva che arriva direttamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.Â
Nel terzo trimestre dell’anno sono state definite 55.981 controversie, in crescita (+7,01%, pari a +3.669 ricorsi) rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Nel periodo luglio-settembre 2015 i ricorsi pervenuti in entrambi i gradi di giudizio sono stati 44.049, con un incremento del 29,42% (pari a +10.014 controversie) rispetto al terzo trimestre dell’anno scorso.
Analizzando il primo grado di giudizio, si osserva che i nuovi ricorsi presso le Commissioni tributarie provinciali (CTP), pari a 31.358, registrano un incremento tendenziale del 33,87%, maggiormente riscontrabile nelle cause di valore superiore a 20 mila euro (+69% circa). I ricorsi definiti, pari a 45.583, mostrano una crescita del 6,73% rispetto all’analogo periodo del 2014.
Nelle Commissioni tributarie regionali (CTR), gli appelli pervenuti nel terzo trimestre del 2015, pari a 12.691, registrano un aumento tendenziale del 19,60%, concentrato prevalentemente nelle controversie di valore inferiore a 20 mila euro (+26% circa). I ricorsi definiti, pari a 10.398, mostrano una crescita tendenziale dell’ 8,28%.
Per quanto riguarda l’esito delle controversie nel periodo in esame, si rileva nelle CTP una percentuale di giudizi completamente favorevoli all’Ente impositore di circa il 44%, per un valore complessivo di 1.652,12 milioni di euro; i giudizi completamente favorevoli al contribuente sono stati pari al 33%, per un valore di 1.174,48 milioni di euro, mentre i giudizi intermedi sono stati circa l’ 11%, per un valore complessivo di 537,91 milioni di euro.
Presso le CTR, la quota delle cause concluse in modo del tutto favorevole all’Ente impositore èstata di circa il 45%, per un valore complessivo pari a 1.043,23 milioni di euro, quella dei giudizi completamente positivi nei confronti del contribuente èstata pari a circa il 41%, per un valore complessivo di 686,65 milioni di euro, mentre i giudizi intermedi sono stati circa il 9%, per un valore complessivo di 302,92 milioni di euro.