Le tasse vanno pagate e su questo non ci piove. Il governo ha fatto un bel giro di vite attorno all’evasione fiscale per fare in modo di stanare le situazioni di irregolarità che pesano sul sistema economico italiano. Di fatto se un contribuente ha guai con il fisco, la riscossione dei tributi ènelle mani di Equitalia. E se le cartelle non sono valide?
La riscossione dei tributi èopera del Fisco ma quando un contribuente fa ritardo o commette delle irregolarità , èprobabile che si veda notificare l’infrazione da Equitalia. Se l’infrazione ènotificata da un funzionario di Equitalia effettivamente non c’èscampo ma se l’infrazione ènotificata via posta possono sorgere dei problemi.
>Â La Cassazione rigetta ricorso Equitalia sulle cartelle di pagamento
La giurisprudenza èchiara nel dire che il sistema postale non èun sistema accreditato per la notifica degli atti di Equitalia per cui se avete ricevuto una cartella di pagamento via posta, potete sentirvi sollevati dall’obbligo di effettuare il pagamento. Chiamiamolo anche vizio di forma ma i debitori in fondo sono pronti ad attaccarsi a tutto.
>Â Condono Equitalia per cartelle inferiori a 300 euro Â
Detto ciಠbisogna specificare che nonostante la teoria sia ben espressa, nella pratica si pagano anche le cartelle che arrivano per posta perchè questo tema èancora al centro del dibattito. Una sentenza del 17 febbraio 2015, puntualizza che la notifica via posta delle cartelle di Equitalia non èvalida e si fa riferimento a molte situazioni analoghe a quella descritta.
La complessità del caso ha chiamato per il causa anche il Ctr del Lazio che non si èancora pronunciato. Per cui – in teoria – valgono soltanto le notifiche fisiche delle cartelle ma bisogna farsi assistere da un buon legale per intentare il ricorso.