Come abbiamo visto in un post pubblicato prima di questo, con il decreto Sblocca Italia ci saranno una serie di novità fiscali e non solo introdotte nel settore edile al fine di favorirne la ripresa. Una delle possibilità ancora allo studio dei tecnici consiste nell’assetto dell’IVA, la quale potrebbe essere fissata al 4 per cento per gli interventi di ristrutturazione e al 10 per cento per l’acquisto del nuovo. Ma si ragiona ancora sulle coperture.Â
Ma non solo l’IVA del settore edile potrebbe essere interessata da queste modifiche fiscali bensଠanche il regime Irpef e altri aspetti del settore immobiliare. Nello Sblocca Italia, ad esempio, per quanto riguarda l’edilizia privata, si dà la possibilità ai sindaci di incassare il 50 per cento del maggior valore in caso di interventi su aree o immobili in variante urbanistica o con cambio di destinazione d’uso.
Per quanto riguarda invece le comunicazioni di inizio lavori, le sanzioni in caso di mancata presentazione della documentazione passano a 1000 euro, mentre se non si demolisce ciಠche èstato ingiunto di demolire, in assenza di permesso di costruire, si rischia ora una sanzione superiore ai 2 mila euro.
Per quanto riguarda l’Irpef, infine, si avrà una deduzione se si acquista una abitazione nuova direttamente da una impresa costruttrice, e non sarà pi๠necessario affittare l’immobile a canone concordato per otto anni per beneficiarne. Diverse tipologie di immobili sono interessati, tra cui
- gli immobili oggetto di interventi di restauro e risanamento conservativo
- quelli di nuova costruzione o oggetto di ristrutturazione
- infine gli interessi passivi dipendenti da mutui stipulati per l’acquisto delle unità immobiliari.