E’ ufficialmente entrato in vigore il nuovo sistema di accertamento dei redditi dell’Agenzia delle Entrate, il cosiddetto redditometro. Il software ha superato la fase beta, infatti ha positivamente superato la fase di test durata due settimane e adesso puಠiniziare a lavorare a pieno regime. Sono state infatti messe a punto le connessioni tra il nuovo sistema di accertamento fiscale e le banche dati ed inserite tutte le voci di spesa redditometro 2013.
Saranno ben 128, èquesto il numero di database e archivi informatici da cui il redditometro attingerà dati e li comparerà tra di loro. L’analisi e il confronto tra entrate e uscita, nel caso in cui superi una certa soglia stabilita nell’ordine del 20%, farà scattare l’allarme e partiranno i controlli.
Ma questo volta il fisco si comporterà diversamente rispetto alle altre volte. Prima di partire con il vero e proprio accertamento fiscale, ossia una analisi dettagliata e rigorosa della vita fiscale del contribuente, l’Agenzia delle Entrate in caso di anomalie effettuerà prima due verifiche. Duranti tale verifiche il contribuente avrà l’occasione di dimostrare e fornire prove che accertino la regolarità di tali uscite e di tali entrate.
Gli uffici ed i funzionari dell’Agenzia delle Entrate hanno in questi giorno ricevuto tutte le istruzioni per procedere all’utilizzo del redditometro ed inoltre, la stessa agenzia fiscale ha risolto dei problemi legali connessi all’utilizzo del nuovo strumento. Infatti il Tribunale di Napoli si èpronunciato con una chiara sentenza in merito alle questioni di riservatezza dei cittadini, che sarebbe messe in pericolo da uno strumento quale il redditometro. Secondo i giudici di Napoli infatti non esiste alcuna violazione della privacy.
Il sistema del redditometro 2013 èquindi pronto ed èoperativo. I primi risultati saranno disponibili già fra qualche giorno e saranno individuati una prima serie di potenziali evasori fiscali. Tali soggetti potrebbero ricevere l’invito dell’Agenzia delle Entrate a comparire presso gli uffici di competenza. In tale fase sarà compito e spetterà agli stessi contribuenti fornire delle valide spiegazioni agli ufficiali del Fisco.