Di seguito indichiamo nel dettaglio tutte le principali scadenze fiscali dei prossimi due mesi.
2 MARZO 2012
– Contratti di locazione: i proprietari di immobili sono tenuti al versamento dell’imposta di registro sui contratti di locazione nuovi o rinnovati tacitamente con decorrenza 10 febbraio 2012, qualora non si sia scelto di optare per il regime della cedolare secca.
16 MARZO 2012
– Sostituti di imposta e contribuenti Iva: versamento unitario attraverso modalità telematiche di ritenute, Iva e contributi previdenziali.
– Contribuenti Iva: versamento unitario attraverso modalità telematiche del saldo Iva dovuto in base alla dichiarazione Iva relativa al 2011.
► TERMINI PRESENTAZIONE MODELLO 730 2012
2 APRILE 2012
– Contratti di locazione: occorre effettuare il versamento dell’imposta di registro sui contratti di locazione nuovi o rinnovati tacitamente con decorrenza 10 marzo 2012, sempre che il proprietario dell’immobile non abbia deciso di optare per il regime della cedolare secca.
– Liti fiscali pendenti: termine per effettuare il pagamento delle somme dovute per la chiusura delle liti fiscali pendenti al 31 dicembre 2011 e per trasmettere la relativa domanda di definizione.
– Chiusura partita Iva inattiva: termine previsto per il versamento della sanzione ridotta di 129 euro per i titolari di partita Iva inattiva che non hanno provveduto a presentare la dichiarazione di cessazione dell’attività .
16 APRILE 2012
– Sostituti d’imposta e contribuenti Iva: versamento unitario attraverso modalità telematiche di ritenute, Iva e contributi previdenziali.
30 APRILE 2012
– Dichiarazione dei redditi: termine previsto per la presentazione al proprio sostituto d’imposta del modello 730/2012, nonchè della busta contenente il Modello 730-1 per la scelta della destinazione dell’otto e del cinque per mille dell’Irpef.
– Spesometro: termine previsto per inviare la comunicazione telematica delle operazioni soggette all’obbligo di fatturazione effettuate nel corso del 2011 e aventi un importo, al netto dell’Iva, pari o superiore a 3.000 euro, oppure di importo pari o superiore a 3.600 euro se si tratta di operazioni per le quali non vi èl’obbligo di emettere la fattura.