L’Istituto per la Finanza e l’Economia Locale e la Fondazione dell’ANCI, in una nota congiunta del 19 gennaio 2015, ha spiegato come cambia il ravvedimento operoso per i contributi locali dopo le sanzioni e le novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2015. Il quadro èchiaro e si  puಠriassumere come segue.Â
Il nuovo ravvedimento operoso 2015 si applica anche ai tributi locali ma nella forma del cosiddetto ravvedimento intermedio che consente di ridurre la sanzione ad un nono del minimo se la regolarizzazione degli errori e delle omissioni, anche nel caso in cui siano incidenti sulla determinazione del tributo, avviene entro il novantesimo giorno successivo al termine per la presentazione della dichiarazione, oppure entro 90 giorni quando non èprevista la dichiarazione periodica.
La disposizione, rispetto al termine temporale, fa riferimento a 90 giorni collegato o alla data di presentazione della dichiarazione o alla data in cui doveva essere effettuato il versamento nel caso in cui la disciplina tributaria non preveda una dichiarazione periodica. Questo vuol dire che per i tributi comunali si parla di 90 giorni dal momento della scadenza di pagamento del tributo.
Il ravvedimento IMU 2015, in caso di omesso versamento del saldo IMU 2014, varia dal 3 al 3,75 per cento perchè non èpi๠possibile il ravvedimento sprint, opzione che doveva essere colta entro la fine dell’anno. Adesso le misure e i termini per sanare le omissioni sono distribuiti in questo modo:
- 3,75 per cento di sanzione per chi paga entro il 16 di dicembre 2015,
- 3,333 per cento di sanzione per chi paga entro il 16 marzo 2015,
- 3 per cento di sanzione per chi avrebbe pagato entro il 15 gennaio 2015.
In fase di ravvedimento operoso si deve versare l’imposta, si devono versare le sanzioni e poi vanno assolti anche gli interessi moratori che maturano giorno dopo giorni e si applicano all’importo dovuto a titolo d’imposta escluse le sanzioni. Per il 2015 le sanzioni sono lo 0,5% annuo.