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Registrazione contratto affitto online modello Iris

Da pochi giorni per registrare un contratto di affitto online èpossibile utilizzare il modello Iris, utilizzabile non solo per usufruire della procedura telematica di registrazione del contratto d’affitto ad uso abitativo ma anche per pagare l’imposta di registro e l’imposta di bollo nel caso in cui il locatore non abbia esercitato l’opzione della cedolare secca.

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate dallo scorso giovedଠèdisponibile oltre al già  citato modello anche il software che aiuterà  il contribuente sia nella compilazione del modello stesso che nell’eventuale versamento dei due tributi.


Il modello Iris si compone di due pagine, nella prima vanno indicati i dati del conduttore e del locatore, mentre nella seconda pagina vanno indicati i dati dell’immobile oggetto del contratto di locazione e delle relative pertinenze, nonchèalcuni dati contenuti nel contratto stesso. Una volta terminata la compilazione del modello il sistema calcolerà  l’importo delle imposte da pagare e che verranno versate direttamente online semplicemente inserendo le coordinate bancarie del conto corrente da cui devono essere prelevati i soldi.

GUARDA IL MODULO PER IL RECESSO DAL CONTRATTO DI LOCAZIONE

Al termine della procedura il contribuente riceverà  due ricevute, la prima relativa all’avvenuta registrazione del contratto mentre la seconda riguarderà  il versamento delle imposte.

La compilazione del modello Iris deve avvenire entro trenta giorni dalla stipula del contratto di affitto. Ricordiamo che èpossibile utilizzare tale modello per la registrazione del contratto di affitto e per versare le relative imposte nei seguenti casi: deve trattarsi di immobili ad uso abitativo; sia i locatori che i conduttori non devono essere pi๠di tre; tutti gli immobili presenti devono essere censiti con attribuzione di rendita; il contratto deve disciplinare esclusivamente il contratto di locazione; il contratto deve essere stipulato tra persone fisiche che non agiscono nell’esercizio di un’impresa, arte o professione; il contratto non deve dar diritto ad agevolazioni per l’applicazione dell’imposta di registro (es. contratti a canone concordato).