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Ricavi presunti società  di comodo

Nell’articolo precedente si èdescritto a grandi linee il funzionamento del test di operatività . Risulta evidente che, per determinare l’ammontare dei ricavi presunti, occorre conoscere due parametri: le tipologie dei beni che entrano nel calcolo e le aliquote da applicare. Il restante parametro, il valore da attribuire loro, èinfatti quello che risulta in contabilità .

Va segnalato, preliminarmente, come i beni in corso di costruzione siano esclusi dal calcolo, poichè, per definizione, non hanno ancora un loro rendimento; rientrano pienamente, invece, i beni di valore unitario inferiore a € 516,46 sottoposti ad ammortamento integrale.


I primi beni da considerare sono le partecipazioni in altre società , le obbligazioni e i crediti derivanti da attività  finanziarie: ad esse si applica l’aliquota del 2%.
Poi ci sono le navi ad uso strumentale (incluse le unità  da diporto destinate a noleggio), sottoposte all’aliquota del 6%.

Il caso pi๠complesso èquello degli immobili (purchè ad uso strumentale), includendo sia quelli di proprietà  sia quelli presi in leasing.
Se essi sono situati in Comuni con popolazione inferiore a mille abitanti si applica la percentuale dell’1%.


Se invece la localizzazione èin Comuni con popolazione pi๠ampia, il discorso si ramifica. Infatti, se si tratta di fabbricati a destinazione abitativa, acquistati o rivalutati nell’anno di riferimento o nel biennio precedente, si utilizza il tasso del 4%, mentre, se si tratta di uffici (indipendentemente dall’anno di acquisto), si sale al 5%. In tutti gli altri casi, infine, si applica l’aliquota del 6%.

Infine, la tipologia rimanente ricomprende ogni altra immobilizzazione che non rientra nelle categorie già  descritte (incluse le unità  da diporto non destinate a noleggio). La percentuale da applicare èla pi๠elevata di tutte: 15%.