Dopo lo Spesometro e dopo il Redditometro, arriva anche il Risparmiometro: ma di che cosa si tratta esattamente?Â
Si tratta di una sorta di superanagrafe dei conti correnti sulla quale il Fisco puಠbasare i propri controlli sui contribuenti per rilevare eventuali incongruenze con i redditi che sono stati dichiarati. Di fatto confronta i risparmi posseduti e i redditi dichiarati. Dopo Redditometro e Spesometro, ha preso il via il cosiddetto Risparmiometro, la superanagrafe dei conti correnti sulla quale il Fisco puಠbasare i propri controlli sui contribuenti per rilevare possibili incongruenze con i redditi dichiarati. L’accesso del Risparmiometro, per contrastare l’evasione, èanche consentito alla Guardia di Finanza: l’intento del Risparmiometro d’altra parte èchiara per contrastare l’evasione fiscale utilizzando un algoritmo che calcola la differenza tra quanto dichiarato nella dichiarazione dei redditi e quanto risparmiato e quanto depositato nei conti correnti bancari, anche andando indietro negli anni.Â
Possono essere controllati Conti correnti; Conti deposito; Carte di credito; Titoli di stato; Obbligazioni; Azioni; Rapporti fiduciari; Polizze assicurative;Â Fondi pensione; Fondi di gestione collettiva del risparmio; Libretti postali; Buoni fruttiferi. Controlli al via anche nel caso in cui non ovest coincidere il reddito dichiarato e il saldo delle somme depositate in conto: si tratta di una prativa sperimentata prima sulle aziende e poi sulle Partite IVA per essere poi esteso anche alle persone fisiche.
Ecco nel dettaglio le differenze fra Spesometro, Redditometro, Risparmiometro.Â
Spesometro: confronta spese sostenute e redditi dichiarati. Redditometro:Â confronta il valore dei beni posseduti e redditi dichiarati.
Risparmiometro: confronta i risparmi posseduti e redditi dichiarati.
SPESOMETRO, LE SANZIONI PREVISTE
PHOTO CREDITS | THINKSTOCK