Come noto, ognuno puಠscegliere se versare gli acconti sulla base del metodo storico (ricavando cioèi valori dalla dichiarazione per l’anno precedente) oppure di quello previsionale (basato cioèsul prefigurare l’ammontare esatto del debito d’imposta che si formerà nel 2008, e su quello calcolare gli acconti).
Il metodo previsionale puಠessere pi๠conveniente, ma presenta l’ineliminabile inconveniente del rischio che le previsioni si rivelino errate.
In particolare, se risulta che quanto versato su base previsionale èinferiore sia di quanto si sarebbe dovuto versare su base storica che di quanto si sarebbe dovuto versare se le previsioni fossero state formulate correttamente, il contribuente subisce una sanzione del 30% calcolata sulla differenza fra quanto effettivamente dovuto e quanto versato.
Salvo casi eccezionali, dunque, èpreferibile utilizzare il metodo storico.
Gli acconti, per l’esattezza, riguardano l’imposta sui redditi, l’IRAP e i contributi previdenziali verso l’INPS. In tutti i casi, essi devono essere versati in unica soluzione entro la scadenza, senza possibilità di rateazioni o dilazioni.
Per quanto riguarda l’IRPEF, l’acconto complessivamente dovuto èpari al 99% del debito d’imposta risultante dalla precedente dichiarazione dei redditi. Occorre dunque osservare l’ammontare indicato nel Rigo RN30 del Modello UNICO2008, purchè sia un valore positivo e pari ad almeno 52 euro, e determinare il 99% di tale somma.
Il 40% dell’acconto andava versato entro il 16 giugno (salva la possibilità di rateizzare la somma fino a sei rate mensili), mentre il restante 60% èproprio il valore da versare entro la scadenza citata.