Il test si esegue compilando un apposito prospetto presente all’interno del modello UNICO; in caso di disapplicazione parziale, il prospetto sarà compilato non considerando le componenti per cui vale la peculiare circostanza.
Nel test si pongono a confronto i ricavi effettivamente dichiarati e quelli presunti che emergono tramite un complesso calcolo.
I ricavi effettivi sono dati dalla somma di tutte le componenti positive di reddito cosଠcome emergono in bilancio (o dalle scritture contabili, se non c’ obbligo di redazione del bilancio d’esercizio), ad eccezione dei proventi straordinari.
Per i ricavi presunti, invece, il calcolo èmolto complesso: dobbiamo considerare certe tipologie di beni, calcolare il loro valore medio nell’ultimo triennio (l’anno di riferimento della dichiarazione e il biennio precedente), moltiplicare i totali di ciascuna tipologia di bene per determinate aliquote stabilite dalla legge e infine sommare questi totali. Il risultato èil ricavo presunto da confrontare con quello effettivo.
In pratica, si parte dal presupposto che chi possiede certi beni deve “per forza†ottenere un minimo di rendimento, stabilito dalle aliquote fissate dalla legge.
Rinviando all’articolo successivo per i dettagli del calcolo dei ricavi presunti, occorre fare un paio di precisazioni preliminari. Innanzitutto, come detto, per ciascuna tipologia di beni, si fa riferimento al valore medio di quelli posseduti nell’ultimo triennio: chiaramente, se la società èstata costituita solo da un paio d’anni, la media sarà quella biennale.
Inoltre, se un certo bene èstato acquistato o ceduto in corso d’anno, il valore da considerare va ragguagliato all’effettivo periodo di possesso.