L’F24 èuno strumento di pagamento delle imposte che troppo spesso si associa all’attività imprenditoriale o alle tasse da versare all’Erario. In realtà , come spiega FiscoOggi, il modello in questione si puಠusare anche quando si parla di successione.Â
Dal prossimo 1° aprile entrano ufficialmente a far parte della famiglia dei versamenti tramite F24 anche le imposte, le tasse, i tributi speciali, gli interessi, le sanzioni e gli atri importi accessori, collegati alla presentazione della dichiarazione di successione. Con successiva risoluzione saranno istituiti specifici codici tributo. Questo èquello che spiega il quotidiano telematico dell’Agenzia delle Entrate fornendo poi le indicazioni utili dal punto di vista normativo. Si parte da un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, accolto da un provvedimento dell’Erario emesso il 17 marzo scorso. In pratica entro un anno si dovrà arrivare alla sostituzione dell’F23 con l’F24, una semplificazione a tutto vantaggio dei cittadini. Ecco cosa precisa FiscoOggi:
A stabilirlo il provvedimento 17 marzo 2016 dell’Agenzia delle Entrate, previsto dal decreto Mef dell’8 novembre 2011, che ha esteso il sistema di versamento unificato ad altri tributi, compresi, appunto, quelli connessi alla dichiarazione di successione, con lo scopo di semplificare al massimo gli adempimenti richiesti ai contribuenti, spesso già “in confidenza†con questo modello perchè utilizzato per diversi tipi di pagamento.Lo stesso provvedimento prevede un periodo transitorio di adeguamento al nuovo sistema: fino al 31 dicembre 2016, infatti, sarà possibile usare ancora il modello F23, chance che decadrà definitivamente dal 1° gennaio 2017.
Nessuna possibilità di scelta, invece, per gli atti emessi dall’Agenzia: i relativi versamenti dovranno essere effettuati esclusivamente con il tipo di modello di pagamento allegato o indicato negli atti stessi.