Il cittadino potrà esercitare il diritto di opposizione, decidendo di non rendere disponibili all’Agenzia delle Entrate i propri dati e di non farli inserire nella dichiarazione dei redditi. In alternativa avrà a disposizione nella precompilata anche i dati sulle spese sanitarie.Â
Si chiama “Sistema tessera sanitaria†e metterà a disposizione del Fisco i dati sulle spese sanitarie, ai fini dell’elaborazione della dichiarazione precompilata. Queste informazioni saranno a disposizione dell’amministrazione finanziaria entro il 1° marzo di ogni anno e riguarderanno le spese sanitarie sostenute nel periodo d’imposta precedente.
>Â Le spese sanitarie rimborsate possono essere detratte?
Il provvedimento del 31 luglio 2015 dispone le modalità di accesso ai dati e il relativo trattamento, tenendo conto delle misure di tutela approntate dal Garante per la protezione dei dati personali, in accordo con il ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) e con l’Agenzia delle Entrate, per rafforzare la riservatezza dei dati sulla salute utilizzati per elaborare la precompilata.
Dati e tipologie di spese
I dati che saranno resi disponibili dal “Sistema tessera sanitaria†sono: codice fiscale del contribuente o del familiare a carico cui si riferisce la spesa o il rimborso; codice fiscale o partita Iva e denominazione di chi eroga la prestazione; data del documento di spesa; tipologia di spesa (ticket, farmaci, acquisto o affitto di dispositivi medici, servizi sanitari erogati dalle farmacie, farmaci per uso veterinario, visite mediche generiche e specialistiche, prestazioni chirurgiche ricoveri ospedalieri, eccetera); importo della spesa o del rimborso; data del rimborso.