Per chi tiene la contabilità manuale, la legge fissa date precise entro cui ogni operazione deve essere registrata (per le scritture nel libro giornale, ad esempio, la scadenza èdi sessanta giorni); i medesimi termini devono essere rispettati anche nell’inserimento dei dati nell’eventuale software contabile.
Prima o poi, perà², i registri contabili devono essere stampati per la conservazione. In realtà , le recenti modifiche legislative consentono di mantenere le scritture su supporto ottico, digitale o magnetico, ma èpresumibile che siano ancora in pochi ad avere seguito questa strada, anche per i complessi requisiti tecnici richiesti.
Se i registri cartacei devono essere pronti entro la scadenza per l’invio della dichiarazione dei redditi (30 settembre), i libri contabili mantenuti con sistemi elettromeccanici devono essere stampati entro i tre mesi successivi, e dunque entro il 31 dicembre. Non fa differenza, ovviamente, se la contabilità ètenuta direttamente dal contribuente o tramite il commercialista.
In questi giorni, dunque, scatta l’obbligo per milioni di contribuenti: chi ha tenuto i conti al computer e non ha ancora provveduto alla stampa dei registri riferiti al 2008, dovrà affrettarsi, poichè la scadenza èper giovedଠprossimo.
Se i libri sono tenuti in parte in forma cartacea e in parte su computer, le scadenze sono differenziate. Molti, ad esempio, tengono su carta il registro dei cespiti ammortizzabili: la sua redazione doveva dunque essere eseguita entro lo scorso settembre.
Non èsuperfluo ricordare, infine, che per i registri tenuti manualmente non èammesso l’uso della matita, che non offre garanzie d’immodificabilità .