Il business dei rifiuti èampio e sui rifiuti si pagano le tasse, parecchie tasse. Sembra una banalità ma a considerare esenzioni e particolari condizioni si rischia di diventare matti. Proviamo allora a fare chiarezza sul pagamento della TARI.Â
Le attività che producono in modo continuativo e prevalente rifiuti speciali sono esentate dal pagamento di questa imposta. Per scongiurare la doppia tassazione ecco i dettagli della procedura.
Il riferimento normativo èla risoluzione n.2/DF del 9 dicembre 2014 del Ministero dell’Economia e delle Finanze che fa riferimento a sua volta al comma 649 della legge di Stabilità 2014. In questa risoluzione sono indicati gli esenti dal versamento TAR, vale a dire i magazzini e le aree produttive di rifiuti speciali.
Nel dettaglio sono esentati dal pagamento della TARI i magazzini intermedi di produzione e quelli adibiti allo stoccaggio di prodotti finiti speciali non assimilabili. àˆ importante che svolgano questa attività in modo continuativo e prevalente, tramite lavorazioni industriali o artigianali. La risoluzione èvalida a prescindere dall’intervento regolamentare in senso contrario effettuato dal Comune.
La TARI pi๠in generale interessa chi possiede o ha un titolo locale o un’area scoperta adibita o suscettibile alla produzione di rifiuti urbani. In pi๠questa tassa si applica come tutti i prelievi per la produzione dei rifiuti come TARSU, TARES e TARI. Lo scopo dell’esenzione indicata èquello di evitare il rischio di iniqua duplicazione di costi per le imprese che pagano già per lo smaltimento a proprie spese dei rifiuti speciali. àˆ chiaro che deve essere dimostrato dall’azienda che tutto èstato fatto secondo la legge.