Con l’arrivo del 2018 si registrano non solo aumenti in tutti i settori, dalle bollette ai trasporti, ma crescono anche i tassi di interesse legale: costerà in pratica di pi๠pagare in ritardo le scadenze fiscali.
A partire dal 1 gennaio 2018 i tassi legali saranno infatti triplicati e passeranno dallo 0,1% al 0,3%: il calcolo del tasso di interesse (articolo 1284 del codice civile) viene annualmente effettuato annualmente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze in base al rendimento medio annuo lordo dei titoli di Stato ed èdi durata non superiore a dodici mesi, e del tasso di inflazione registrato nell’anno in corso (articolo 2, comma 185, legge 662/1996).
E solo in caso di variazione, rispetto al risultato dell’anno precedente, viene decretata la nuova quota legale che dovrà essere applicata nei successivi dodici mesi.
L’aumento triplicato degli interessi riguarda effettivamente tutte le somme che sono dovute al Fisco, non solo le scadenze fiscali, ma anche le somme relative al ravvedimento operoso.
Il tasso di interesse dello 0,1% resterà in vigore solo fino al 31 dicembre 2017 e dal 1° gennaio 2018 si passerà allo 0,3% in base al decreto 13 dicembre 2017 del Ministero dell’Economia e delle Finanze, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, serie generale n. 292/2017.
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Il lasso di tempo che intercorre nel periodo a cavallo tra due diversi tassi di interesse, sarà necessario calcolare gli interessi sull’imposta dovuta, nella misura dello 0,1% nel periodo che va dal 19 al 31 dicembre e dello 0,3% nel periodo che decorre dal 1° gennaio al giorno dell’effettivo pagamento che regolarizza la scadenza fiscale.
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