Il TFR in busta paga èstata una misura molto criticata dai lavoratori che si sono sentiti presi in giro per via del lancio di una misura sperimentale di cui èdifficile evidenziare i lati positivi. Tuttavia c’èchi come la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro ha provato a capire a chi puಠandar bene.Â
Un solo screenshot èsufficiente per capire a chi conviene avere il TFR in busta paga, al netto dei legittimi dubbi che sono stati sollevati rispetto a questa “agevolazione”.
In modo un po’ polemico la Fondazione fa capire che qualche euro in pi๠in busta paga oggi e per i prossimi tre anni, puಠvoler dire meno risorse in vecchiaia. Su questo devono riflettere i lavoratori, in particolare l’11% di quelli che hanno dichiarato di voler avere il TFR in busta paga entro la fine dell’anno.
La scelta èpenalizzante dal punto di vista fiscale perchè alla tassazione ordinaria sono applicate le addizionali comunali e regionali. In pi๠ci sono degli effetti negativi sul reddito ai fini ISEE di cui si serve il fisco per definire l’accesso o il divieto rispetto a future prestazioni sociali.
Parla della questione e delle elaborazioni che abbiamo mostrato anche Corriere Economia facendo capire che l’opzione èconveniente soltanto per ci pressanti esigenze di liquidità e per i redditi fino a 15.000 euro l’anno. Oltre questa soglia, infatti, si pagano molte pi๠tasse. Ecco cosa scrive Roberto Bagnoli sul Corriere:
Se per i quaranta mesi previsti richiederà in busta paga la liquidazione (pari al 6,91% della retribuzione lorda), un trentenne con un reddito attuale di 13mila euro netti l’anno incasserà 2.800 euro netti, cioèsettanta euro al mese. In cambio, perà², rinuncerà a 4.288 euro al momento della pensione, vale a dire che riceverà il 35% in meno rispetto a quanto otterrebbe lasciandola in azienda, dove si rivaluta con un tasso dell’1,5%, pi๠il 75% dell’inflazione. Mano a mano che aumenta l’età , la perdita per chi incasserà il Tfr in busta paga si ridurrà . Cosà¬, per esempio, un cinquantenne con un reddito attuale netto di 26mila euro, per i quaranta mesi previsti riceverà  5.480 euro netti, vale a dire 137 euro il mese. In cambio, perà², il taglio al Tfr sarà del 25%, 7.275 euro in meno.