► GIUSTIFICAZIONE SPESE ECCEDENTI IL REDDITO
La versione 2012 – 2013 del redditometro, inoltre, dovrebbe prevedere l’implementazione di una sorta di redditometro fai-da-te, da affiancarsi a quello ufficialmente utilizzato dal Fisco, grazie al quale tutte le famiglie italiane avranno l’opportunità di verificare e di stimare il proprio reddito presunto, derivante, per l’appunto, dalle pi๠differenti voci inserite all’interno del redditometro, cosଠda poterlo confrontare con quanto effettivamente dichiarato grazie alla dichiarazione dei redditi.
► ACCERTAMENTO FISCALE PER REDDITOMETRO
I problemi, a tal proposito, sono ancora molti e di carattere sia tecnico che etico.
► SANZIONI SPESOMETRO PER RITARDO O ERRORI NELLA COMUNICAZIONE
Dal punto di vista etico, a titolo puramente esemplificativo, Maurizio Lupi, deputato del Popolo della Libertà nonchè vice-presidente della Camera dei Deputati, avrebbe consigliato prudenza dichiarando che le spese relative e necessaria all’educazione, a qualunque cifra esse ammontino, non dovrebbero venir inserite nel redditometro o, comunque, non dovrebbero essere utilizzate quale una spia di una reale, concreta e consistente ricchezza non adeguatamente dichiarata.
Dal punto di vista tecnico, invece, i problemi riguarderebbero l’importanza percentuale della singola voce di spesa sul totale delle spese complessivamente inserite nel redditometro (queste ultime sarebbero 100 e sarebbero state suddivise dal legislatore in 7 differenti macro-aree di riferimento).
La domanda, sostanzialmente, èquesta: come valutare l’acquisto del medesimo oggetto da parte delle pi๠differenti tipologie di contribuenti individuate dal legislatore (ricordiamo al lettore, a tal proposito, che il legislatore avrebbe individuato 55 gruppi omogenei, 11 tipologie famigliari e 5 aree geografiche)?