Si tratta della videolottery (VLT), sulle cui regole di funzionamento si stanno determinando in questi giorni le norme applicative: il loro debutto, al termine di una breve fase di collaudo, èprevisto per luglio, o comunque entro l’estate.
Le VLT sono, di fatto, una variante delle slot machines. Come accennato, la differenza sta nelle giocate, di importo sensibilmente pi๠elevato (fino a dieci euro), e nei premi, che possono arrivare fino a cinquemila euro.
Ma non solo: si potranno organizzare anche giochi “di salaâ€, e cioècollettivi fra i presenti in uno stesso locale, e “di reteâ€, con la competizione su Internet; coinvolgere pi๠giocatori in una stessa partita porterà a premi ancora pi๠elevati, fino a cinquecentomila euro.
Si prevede, al momento, il lancio di circa 57.000 macchinette ad invadere l’Italia. Ma non arriveranno in bar, ristoranti e tabaccherie, come i giochi consimili: per legge, infatti, queste macchinette potranno essere ospitate solamente in esercizi specificamente dedicati all’azzardo. Nuova linfa, dunque, per sale-bingo, agenzie di scommesse e attività d’impresa analoghe.
Il lancio delle VLT èmolto atteso dal legislatore, cui affida parte del finanziamento del cinque per mille e delle missioni militari all’estero.
Per garantire la loro diffusione, èprevisto un approccio fiscale piuttosto morbido. A parte il canone di concessione (0,8% sul totale delle giocate), si applicherà il Prelievo Unico Erariale (PREU) in misura modesta: un’aliquota che crescerà progressivamente negli anni dal 2% al 4%, per tutta la durata della concessione, pari a nove anni.