Contemporaneamente èstato varata la nuova bozza della dichiarazione IVA: èla terza versione, presumibilmente quella definitiva. Non a caso sono state rilasciate anche le istruzioni per la compilazione, che in genere sono il segnale che altre variazioni non vi saranno.
I tempi sono ormai stretti, d’altronde, poichè secondo le nuove norme coloro che vanteranno un credito superiore a diecimila euro potranno (o forse èpi๠corretto dire: dovranno) presentare tale dichiarazione slegandola da UNICO già a partire da febbraio, passaggio inderogabile prima di eseguire compensazioni.
Le nuove istruzioni, che si affiancano a quelle già diffuse poche settimane fa, hanno chiarito alcuni punti oscuri ma hanno lasciato in sospeso ancora qualche perplessità .
In particolare, la circolare ha spiegato quali soggetti possono apporre il visto (previa istanza alla Direzione Regionale delle Entrate e la sottoscrizione di una polizza assicurativa): gli iscritti agli albi dei dottori commercialisti ed esperti contabili e dei consulenti del lavoro, un’altra figura particolare di consulenti (coloro che, dotati di laurea in economia o giurisprudenza, erano iscritti al 30/09/1993 alla Camera di Commercio come consulenti tributari, prima che cambiasse la legislazione vigente fino a quel giorno), i responsabili dei CAF-imprese e, per gli enti soggetti a controllo contabile, il responsabile del controllo (collegio sindacale o altro organo).
Sono quindi esclusi gli altri soggetti (tributaristi, consulenti generici ecc.), che dunque possono spedire la dichiarazione tramite Entratel ma non apporre il visto.
L’aspetto pi๠atteso, comunque, èdato dai chiarimenti sui controlli che i professionisti devono compiere prima di apporre il visto, su cui torneremo nel prossimo articolo.