A dispetto delle apparenze, tuttavia, non vi sono grandi differenze di tipo sostanziale rispetto al commercio tradizionale: sebbene le modalità di pagamento e quelle di contatto fra cedente e cessionario siano innovative, la sostanza dei contratti di compravendita posti in essere, in realtà , non cambia granchè.
Per questo motivo le procedure amministrative richieste per avviare tale attività non sono molto differenti: i requisiti sono gli stessi già esaminati, e anche in questo caso occorre una comunicazione preventiva al Comune. Le sole peculiarità si basano sul fatto che la denuncia d’inizio attività deve indicare gli indirizzi web del sito impiegato e del provider, e che il divieto di eseguire nello stesso negozio il commercio al dettaglio e quello all’ingrosso si puಠsoddisfare creando all’interno del sito due sezioni rigidamente divise e la cui differenza sia palese.
Per concludere, invece, l’analisi sulle procedure amministrative per avviare un’attività commerciale, rimane un’altra tipologia diffusa da segnalare e sicuramente pi๠tradizionale: quella degli spacci interni, definiti come i locali commerciali non accessibili dalla pubblica via perchè situati all’interno di un’industria, di una caserma, di un tribunale o, pi๠in generale, di un luogo non pubblico e a cui possono accedere solo le persone autorizzate.
In verità , ancora una volta non vi sono differenze sostanziali in merito ai requisiti e alle procedure da adottare, se non che occorre presentare preventivamente al Comune un modello apposito (COM4) in cui specificare l’esatta ubicazione dello spaccio e la natura delle merci cedute.