Se infatti Trenitalia sopporta senza troppi traumi gli arrivi e le partenze da e verso l’Italia di treni appartenenti a compagnie straniere, èla prima volta che un percorso interamente italiano non ègestito nè da Trenitalia nè da un’altra società pubblica, bensଠda un’azienda privata.
Si tratta di Arenaways, società alessandrina fondata nel 2006 da Giuseppe Arena e già operante sui collegamenti con l’estero. Ma la vera rivoluzione sarà , come detto, all’inizio di settembre, con la partenza del collegamento Torino-Milano.
Non si tratta di un treno ad alta velocità : il percorso fra la stazione di Porta Susa e quella di Porta Garibaldi dovrebbe richiedere un’ora e quaranta minuti. Ma la verità èche il servizio èdestinato soprattutto ai pendolari, cosicchè la vera forza saranno le principali fermate intermedie: il Lingotto, Vercelli, Novara e Rho.
E per il futuro èprevisto, entro la fine dell’anno, uno sviluppo dei collegamenti: innanzitutto un circuito ad anello che da Milano riporti a Torino passando per Pavia, Alessandria e Asti; poi un collegamento fra tale circuito e Biella; infine, il sogno di un prolungamento fino a Venezia.
Arenaways promette un servizio di alta qualità per i viaggiatori: non solo pulizia, comodità e puntualità , ma anche servizi aggiuntivi offerti direttamente a bordo e ancora tutti da scoprire.
I treni a disposizione (attualmente due) dovrebbero progressivamente arrivare a nove per un totale di sedici corse giornaliere.
Per la cronaca, il biglietto per la tratta Torino-Milano costa diciassette euro salvo riduzioni.
Fonte: Il Sole 24 Ore