Le imprese italiane sono tutt’ora interessate dagli effetti della morsa del credito, ovvero dalla difficoltà di accedere a prestiti e finanziamenti, che solo di rado vengono concessi da banche e istituti di credito. La stretta sulla liquidità penalizza sia le imprese di grandi dimensioni che quelle di dimensioni pi๠modeste, ma ad essere maggiormente colpite sono quelle pi๠piccole e situate in zone del Mezzogiorno d’Italia.Â
A rivelarlo èuno studio realizzato dall’Osservatorio Credito Confcommercio in collaborazione con Format Ricerche nel corso del secondo trimestre del 2014 sulle imprese attive nel settore del commercio, del turismo e dei servizi. Le imprese italiane, infatti, ancora al 48 per cento non riescono a far fronte in maniera autonoma alle difficoltà finanziarie che le hanno investite e per questo motivo la situazione rimane critica.Â
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I dati, tuttavia, nel giro di circa tre mesi hanno subito un leggero miglioramento, dal momento che la percentuale delle imprese a corto di liquidità nel primo trimestre del 2014 era pari al 53 per cento. Nel secondo trimestre dell’anno, inoltre, le imprese che hanno richiesto finanziamenti alle anche sono salite al 15,9 per cento del totale. Di queste, perà², solo il 26,7 per cento sono riuscite ad ottenere la liquidità richiesta.
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La percentuale delle imprese finanziate èsalita solo di un 4 per cento, ma nello stesso periodo èaumentato anche il numero delle imprese che si sono viste rifiutare del tutto la domanda di credito, le quali sono salite al 53 per cento.