Attraverso questo certificato, infatti, l’azienda non italiana ha la certezza che la società con cui si accinge a stringere una collaborazione non èuna società fittizia ma esiste realmente ed ha il domicilio fiscale in Italia.
► MODELLO COMUNICAZIONE DOMICILIO PER NOTIFICA ATTI
In questo e in tanti altri casi, dunque, ènecessario procurarsi un certificato di residenza fiscale. Per farlo occorre recarsi di persona all’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate territorialmente competente muniti di tre marche da bollo, due da 14,62 euro e una da circa quattro euro.
Tuttavia èbene informarsi prima, dal momento che gli importi delle marche da bollo possono variare. E’ quindi preferibile telefonare all’ufficio o recarsi di persona a chiedere gli importi precisi prima di acquistarle.
► DIFFERENZA TRA RESIDENZA E DOMICILIO FISCALE
Nella maggior parte dei casi il certificato viene rilasciato al momento, tuttavia èpossibile che venga chiesto al legale rappresentate della società di passare in un secondo momento a ritirare il certificato, che comunque nella peggiore delle ipotesi dovrebbe essere rilasciato nel giro di pochissimi giorni.
Il certificato, in poche parole, attesta che la società richiedente, di cui viene indicato il nome, la ragione sociale, l’indirizzo e la partita Iva, ha sede in Italia, ècodificata presso l’Anagrafe tributaria ed èsoggetta alle imposte dirette ed indirette previste dal regime fiscale vigente. Il documento deve inoltre contenere l’indicazione del luogo e della data di rilascio e la firma del direttore.