Nel caso in cui la modifica da apportare riguarda un incremento il soggetto che ha emesso la fattura deve emettere una nota di debito (anche detta fattura integrativa), ossia un documento mediante il quale verranno integrati gli importi indicati nella fattura, in caso contrario dovrà essere emessa una nota di credito.
La nota di debito, dunque, èobbligatoria per legge, in altre parole deve sempre essere emessa quando successivamente all’emissione o alla registrazione di una fattura ci si accorge si un errore che comporta un aumento dell’imponibile o dell’Iva, a prescindere da quelle che sono le cause che hanno determinato tale incremento. Questa èla prima differenza rispetto alla disciplina relativa alla nota di credito, che al contrario puಠessere emessa solo in determinati casi espressamente previsti dalla normativa di riferimento.
► CHE COS’àˆ UNA NOTA DI ACCREDITO (NOTA DI CREDITO)
Altra differenza tra la nota di debito e quella di credito èche per l’emissione della prima non èprevisto alcun limite temporale, mentre la nota di credito deve necessariamente essere emessa entro un anno dall’operazione a cui si riferisce.
Dal punto di vista materiale, la nota di debito presenta la struttura tipica della fattura, in particolare deve essere numerata seguendo la progressività delle fatture emesse, deve indicare la data di emissione, il numero di fattura a cui si riferisce e tutti i dati previsti in materia di emissione delle fatture dall’art.21 DPR633/72. Tale documento deve inoltre essere rilevato nel registro delle fatture emesse.