In questo periodo storico i tassi applicati ai mutui, sia fissi che variabili, sono in ribasso e tantissimi mutuatari che hanno acceso un finanziamento in contesti economici non vantaggiosi, oggi tentano la strada della surroga. Le banche, il cui potere di contrattazione si sta riducendo, hanno trovato una soluzione. Le banche non hanno mai ceduto il manico del coltello (per usare una metafora) ed hanno resistito anche in questi mesi di esplosione delle richieste di surroga da parte dei loro clienti.
> Come si puಠrisparmiare cambiando mutuo
Da un lato infatti ci sono i cittadini che hanno stipulato in passato un finanziamento poco vantaggioso o comunque meno vantaggioso di quello attuale e tentano la strada della surroga o della rinegoziazione per spuntare delle condizioni pi๠vantaggiose.
Dall’altro lato ci sono le banche che hanno perso parte del potere contrattuale che le distingueva ma vogliono a tutti i costi riservarsi un margine di guadagno anche quando l’IRS e l’EURIBOR sono in picchiata. La soluzione ènelle clausole contrattuali, quelle che ironicamente sono additate come scritte in piccolo che riportano al punto di partenza chi si era assicurato un piccolo vantaggio.
Sembra infatti che sempre pi๠banche a partire dall’UNICREDIT, stanno aggiungendo unna clausola che impone che il tasso d’interesse applicato non potrà essere comunque inferiore allo spread contrattuale previsto. Lo spread èil guadagno della banca, se anche il tasso cui il mutuo èlegato, scende, non puಠmai andare al di sotto dello spread.
Come UNICREDIT hanno optato per questa soluzione, la variazione del contratto con una nuova clausola, anche Deutsche Bank e la Banca Popolare di Vicenza.