La crisi ha profondamente cambiato le abitudini di acquisto degli italiani. Sono ormai passati sette anni dal momento in cui l’Italia èntrata in un periodo di difficoltà economiche e la situazione si èormai in un certo senso consolidata. Un periodo sufficiente a cambiare il modo in cui i nostri connazionali fanno la spesa e consumano. Serve quindi un nuovo modello di business per far fronte a questi cambiamenti.Â
A tracciare questo quadro amaro èl’amministratore delegato del gruppo Conad, gruppo della Grande Distribuzione Organizzata, Francesco Pugliese, il quale analizza la situazione che il mondo del commercio ha davanti agli occhi.
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Per rispondere alla crisi, infatti, gli italiani hanno preso ormai a consumare meno, cioèa fare meno acquisti e in questi minori acquisti hanno prediletto il risparmio, cioèhanno di gran lunga ridotto gli scarti, smettendo di buttare via con leggerezza quello che non veniva consumato o solo parzialmente consumato.
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Nel periodo che va dal 2011 al 2013, la spesa degli italiani si èridotta complessivamente di 5,32 miliardi di euro. Ad essere realisti, le vendite degli anni passati non torneranno pià¹, almeno in tempi relativamente brevi. L’economia ha infatti bisogno di tempi tecnici per ripartire.
Ma in Italia c’èallora bisogno anche di un nuovo modello di business a cui ispirarsi, una necessità di ripensare l’industria dei consumi. E per superare la fare si recessione che ha colpito un po’ tutti i settori, compreso quello del commercio, si deve puntare su innovazione e ricerca.