Le semplificazioni, soprattutto quando sono a favore delle aziende, sono sempre ben accette. Ecco perchè anche la comunicazione dell’Erario relativa alle semplificazioni per la trasmissione delle comunicazioni, sono subito state assorbite dal sistema normativo. Ne parla Confesercenti.Â
La nota dell’Agenzia delle Entrate èstata riporta e commentata come segue da Confesercenti:
“Il Fisco va incontro alle richieste di commercianti al dettaglio e pubbliche amministrazioni limitando anche per quest’anno l’obbligo di comunicazione delle operazioni IVA. In particolare, dopo l’entrata a regime della fattura elettronica Pa e l’introduzione dello split payment (operata dalla legge di Stabilità  2015), con un provvedimento in corso di pubblicazione l’Agenzia esclude, anche per il 2015, la pubblica amministrazione dall’invio dello spesometro. Inoltre, le Entrate ricordano che, in base a un’altra semplificazione prevista in via sperimentale per l’anno 2016 dalla legge di Stabilità , sono esclusi dallo spesometro anche i soggetti che trasmettono i dati relativi alle spese sanitarie al sistema Tessera sanitariaâ€.
Lo riporta una nota che sottolinea: “nel provvedimento che sarà pubblicato nei prossimi giorni viene stabilita, per il 2015, l’esclusione dagli obblighi della comunicazione all’Anagrafe tributaria delle operazioni rilevanti ai fini dell’imposta sul valore aggiunto, sia per le amministrazioni pubbliche sia per quelle autonome. Questa previsione, come illustrato nel testo dello specifico provvedimento, si colloca in un’ottica di progressiva semplificazione degli adempimenti di natura tributaria. In particolare, l’obiettivo esplicito èdi proseguire sulla strada aperta con l’adozione della fatturazione elettronica prima e con l’introduzione successiva dello split payment, in modo da continuare nello sfoltimento e nella riduzione delle incombenze che gravano sugli enti pubbliciâ€.
“Anche quest’anno – conclude la nota – i soggetti che operano al dettaglio e gli operatori turistici(articoli 22 e 74-ter del Dpr n. 633/1972) non devono comunicare le operazioni attive di importo unitario inferiore a 3mila euro, al netto dell’Iva, effettuate nel 2015. E’ una semplificazione che viene incontro alle esigenze e alle difficoltà segnalate dagli operatori del settore“.