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Gare per la concessione dei servizi museali

Dopo molti anni di attesa, nello scorso giugno il ministero dei Beni Culturali ha emesso ventitrè bandi per la concessione dei servizi in parecchi fra i principali poli museali del nostro Paese.

Salvo sorprese che comunque non possono essere escluse (leggi: gare deserte), verrà  dunque finalmente meno la lunghissima fase delle continue proroghe limitate nel tempo in attesa di quei bandi che parevano non arrivare mai.


Gli interessati, tuttavia, hanno ancora poco tempo davanti a sè: il termine ultimo per presentare la propria offerta scade mercoledଠ15 settembre; entro la fine dell’anno, dunque, si dovrebbe arrivare all’aggiudicazione.
Si tratta di concessioni molto ghiotte per i futuri vincitori: si va dal Colosseo alla reggia di Caserta, dal villaggio romano di Pompei al museo degli Uffizi. I servizi da gestire sono vari, legati comunque per lo pi๠alla gestione della biglietteria, del book-shop e del bar o caffetteria.

Fino ad oggi la soluzione adottata èstata quella di concessioni uniche per il singolo polo museale: in genere, pertanto, si formavano associazioni temporanee di imprese, che si accordavano per presentare un’offerta unica di fronte allo Stato.


I bandi odierni, invece, puntano sul cosiddetto “spezzatino”: ogni singola attività  sarà  affidata ad un soggetto diverso. Questo dovrebbe aumentare la qualità  dei servizi prestati ai visitatori, ma ha creato malumori fra le aziende poichè il venir meno delle economie di scala potrebbe rendere meno conveniente la partecipazione ai bandi.
Va anche notato come il numero dei visitatori dei musei italiani nel 2010 èandato crescendo rispetto agli anni passati, in cui si erano registrati cifre inesorabilmente in calando.

Fonte: Il Sole 24 Ore