A questo proposito, èindispensabile eseguire la distinzione fra rifiuti pericolosi e non pericolosi per l’ambiente, per la cui precisa definizione rinviamo all’art. 184 del decreto legislativo n. 152 del 2006.
Ebbene, sono obbligati all’iscrizione al SISTRI tutti coloro che producono rifiuti pericolosi e i relativi trasportatori (inclusi gli addetti al trasporto intermodale). L’iscrizione èpoi obbligatoria per le imprese (anche agricole) che producono rifiuti non pericolosi qualora siano presenti pi๠di dieci dipendenti. Sono, inoltre, obbligati ad aderire al sistema anche i commercianti e gli intermediari di rifiuti di ogni genere nonchè le imprese di smaltimento. Infine, l’obbligo ricade su tutti i Comuni della Regione Campania, afflitta da una cronica emergenza-spazzatura.
Altri soggetti non sono obbligati all’iscrizione ma possono comunque aderire facoltativamente al SISTRI: si tratta delle imprese che producono rifiuti non pericolosi e con meno di undici dipendenti nonchè i trasportatori di tali rifiuti.
L’iscrizione deve avvenire nel corso dei prossimi mesi: esiste un calendario di scadenze differenziate per tipologia di soggetto, che come termine ultimo prevede i centottanta giorni dalla data di emanazione del decreto legislativo di emanazione (17 dicembre 2009).
Esistono diverse modalità per eseguire l’iscrizione. àˆ necessario compilare un modulo d’iscrizione, che si puಠredigere direttamente on line sul sito istituzionale del SISTRI (http://www.sistri.it); in alternativa, èpossibile scaricarlo, compilarlo con calma e quindi inviarlo all’indirizzo [email protected] oppure via fax al numero 800/050863.
Per maggior informazioni, infine, èpossibile contattare il numero verde 800/003836.