Tale obbligo rientra nelle disposizioni del decreto legge n. 185 del 29 novembre 2008, nell’ambito quindi delle misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale.
► POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA DIVENTA UN OBBLIGO
Nonostante la comunicazione della posta elettronica certificata figura come un obbligo, ad oggi non sono state previste sanzioni di carattere amministrativo o pecuniario nel caso in cui non venga effettuato tale adempimento.
► RICHIESTA ATTESTATI DI MALATTIA INPS TRAMITE PEC
Lo stesso decreto prevede che per le imprese costituite in forma societaria alla data di entrata in vigore della normativa la comunicazione dell’indirizzo di posta elettronica certificata e le sue eventuali variazioni sono esenti sia dall’imposta di bollo che dai costi relativi ai diritti di segreteria. Nel caso in cui per la comunicazione ci si rivolge al proprio commercialista, dunque, l’unico costo che di dovrà sostenere riguarda la prestazione resa dal professionista.
Ne deriva quindi che l’imposta di bollo e i diritti di segreteria dovranno invece essere pagati da tutte le imprese individuali e non costituite in forma societaria che, pur non essendo obbligate, desiderano comunicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata al registro delle imprese.